Ogni persona porta dentro di sé una città interiore, alcuni la nascondono, altri la domano e vivono con questa seconda pelle. Errando e osservando la sua città natale, Kostis Argyriadis cerca di far emergere le contraddizioni del quotidiano: la bellezza, l’oscenità, la calma, l’energia, il materialismo e la vanità. Selezionato dal direttore del museo della fotografia di Salonicco Hercules Papaioannou, il progetto Oxymoron è una delle rivelazioni del festival Circulation(s) di Parigi, che espone al centro culturale 104 il meglio della giovane fotografia europea.
Una selezione dei migliori scatti di Oxymoron resterà esposta al Festival Circulation(s) fino al 5 marzo.
“È qualcosa di strano, una sorta di addizione”
Nato a Salonicco nel 1981, Kostis ha frequentato la scuola di fotografia ESP e i seminari di Stratos Kalafatisi allo STUDIOTESSERA. Nel 2014 la casa editrice Agra pubblica la sua prima opera personale, curata dallo stesso Kalafatisi. Nel frattempo comincia a lavorare a Oxymoron, il suo ultimo progetto, che definisce come “una storia che non ha fine, perché tutto mi sembra un ossimoro”, in cui esprime la prorpia visione della fotografia incentrata sulla trivialità dei modelli urbani. Vagando per le strade di Salonicco, osserva e raccoglie scene di banale vita quotidiana attraverso le quali dà un senso, scatto dopo scatto, al proprio percorso personale, in una sorta di autoritratto dei sentimenti. “È qualcosa di strano, una sorta di addizione, è allo stesso tempo piacevole e deprimente. Salonicco è la mia città, quindi è soprattuto una storia di una relazione di amore e odio”, dichiara quando gli chiedo di descrivere l’esperienza artistica di Oxymoron.
Le sue opere sono esposte al museo municipale e all’Università di Scienze Politiche di Salonicco e in parte visionabili sul suo sito kostisargyriadis.com.
Con la sua Fujifilm X10 racconta il quotidiano di una città trasformata e in continua trasformazione, aspettiamo di vedere il seguito di questa splendida serie fotografica.
Situato nel 19esimo arrondissement parigino, il CENTQUATRE (104) è uno spazio di residenza, di produzione e di diffusione per il pubblico e gli artisti di tutto il mondo. Pensato dal suo direttore José-Manuel Gonçalvès come una piattaforma artistica collaborativa, dà accesso all’insieme delle arti attuali grazie a una programmazione popolare, contemporanea ed esigente. Luogo di vita atipico, offre degli spazi alle pratiche artistiche libere e all’attività per bambini. Accoglie anche diverse start-up.
Associazione Culturale L'Irrequieto
, Firenze-Paris @2010-2018
Privacy policy-cookie
|| Contatti || Mappa del Sito