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A casa Cupiello fervono i preparativi per il Natale. Luca, il capofamiglia, sta costruendo con dedizione maniacale un bellissimo presepe. Suo fratello Pasqualino, guarito dall’influenza, è pronto per uscire, ma non trova più scarpe e cappello. Si scopre che li ha presi Tommasino, figlio di Luca, che al mercato li ha scambiati con uno strano libro, il Necronomicon ex mortis. L’antiquario che glielo ha dato gli ha raccontato che serve ad evocare i demoni e a far tornare in vita i morti, è scritto col sangue, rilegato in pelle umana e una fetta di culo coi pinoli. Tommasino è convinto di aver fatto un affare, ma il resto della famiglia pensa che siano tutte baggianate.

Dopo un litigio col marito, piomba a casa Ninuccia, la figlia più grande. Ninuccia dice alla madre Concetta che vuole lasciare il marito Nicolino, che non ha mai amato, e scappare con l’amante Vittorio. A tal proposito ha scritto una lettera di addio al marito, dove gli spiega tutto. Colta dall’ansia, Concetta ha un mancamento e si fa promettere dalla figlia che farà pace col marito. Ninuccia glielo promette e, dopo aver deciso di non dare la lettera a Nicolino, la infila dentro quello strano libro che trova sullo scaffale. Quando Ninuccia tocca il Necronomicon ha un capogiro, ma si riprende subito. Luca, ignaro della tresca della figlia, sfogliando il libro trova la lettera indirizzata a Nicolino e la dà al genero, che viene a sapere tutto.

Per la vigilia di Natale sono tutti invitati a casa Cupiello, compreso Nicolino, che ha perdonato la moglie. Tommasino porta a casa un suo amico, Vincenzo, non sapendo che è l’amante di sua sorella; anche Luca è ignaro della cosa e invita Vincenzo a rimanere a cena. Luca vuole mostrare il presepe al suo ospite, ma lo trova completamente distrutto. Nessuno si assume la colpa dell’infame gesto e si crea un clima di tensione che aumenta drasticamente quando arrivano Ninuccia e Nicolino e notano la presenza di Vincenzo. Pasqualino, finora seduto in poltrona a sfogliare il Necronomicon, con movenze demoniache si scaglia addosso a Tommasino, accusandolo di avergli rubato anche tutte le mutande. Gli altri riescono a dividerli e, capendo che Pasqualino non è in sè, decidono di legarlo ben stretto ad una sedia. Concetta va in cucina a preparare il capitone, ma l’animale, tornato in vita, le scivola dalle mani e la aggredisce al collo, per poi scappare dalla finestra socchiusa. Approfittando del caos in cucina, Ninuccia e Vincenzo vanno in camera e si baciano. Nicolino li trova e si getta su di loro con forza sovrumana urlando parole in sumero, con una voce dall’oltretomba (tipo la mia prima delle 10 di mattina). Tutti si avventano su Nicolino e riescono a rinchiuderlo in cantina, serrando bene la porta.

Tommasino, che è un ragazzo sveglio, capisce ciò che lo spettatore ha capito da un’ora abbondante, ovvero che c’è una relazione tra il Necronomicon e gli strani eventi che stanno accadendo. Prova dunque a distruggere il libro, ma non ci riesce in nessun modo. Luca dice di sentirsi male; gli altri si avvicinano cautamente pensando che anche lui sia posseduto, ma non reputandolo pericoloso, lo adagiano sul letto e chiamano un dottore. Tommasino e Ninuccia cercano di ricostruire il presepe, ma vengono aggrediti dalle statuine dei Re Magi, che si vantano di averlo distrutto la notte precedente. Tommasino ha la meglio sui Re Magi e li butta nel caminetto, dove bruciano tra urla strazianti. Arriva il dottore, ma appena varcata la soglia, viene posseduto anche lui dal demone e si scaglia contro Luca, saltando sul suo letto con fare minaccioso. Mentre tutti cercano di fermarlo, Tommasino ha l’idea di bruciare il Necronomicon, dato che il fuoco con le statuine sembra aver funzionato. Quando il libro inizia a bruciare, i posseduti si contorcono urlando selvaggiamente per qualche secondo, per poi crollare a terra, come morti. Dopo poco, si risvegliano e sembrano tornati in sé. Il dottore visita Luca e dice alla famiglia che, purtroppo, gli rimane poco da vivere.

Nei giorni successivi, la famiglia si stringe intorno a Luca, per passare con lui i suoi ultimi giorni. Pasqualino, che più volte era stato invitato da Luca a togliersi dalle palle, avvisa che ha trovato una stanza e a breve se ne andrà. Nell’ultima scena, Pasqualino prende i resti del Necronomicon dal caminetto, li nasconde sotto il giaccone, dice addio al fratello e se ne va.

Il male è stato veramente sconfitto? A questo quesito risponde l’opera che il drammaturgo ha scritto tre anni dopo, Evil dead a casa Cupiello 2 – La vendetta.

 

Natale a casa Cupiello di Eduardo De Filippo /// La casa (Evil dead) scritto da Sam Raimi, diretto da Sam Raimi

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Attrice, scrittrice, modella, cantante, presentatrice, insegnante, fotografa, blogger, influencer, performer, minipimer… in cerca di un lavoro serio.

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