Il volere
di Alessandro Xenos
Il volere è come l’abitudine alle
battaglie,
è la trincea tra i campi magri e
la sera,
è il pianto che si scioglie nel sudore,
è un delitto mai veramente perdonato.
Il volere è un singolo atto di anarchia,
è un coltello puntato alla gola del tempo,
è un edificio in cui non vale la pena pregare,
è il vizio imbevuto dell’intero universo.
Il volere è una qualsiasi idea di
velocità,
è la pace acquistata dal nostro intelletto,
è l’ipocrita accusa di dominazione,
è un cumulo intatto di problemi irrisolti.
Il volere è l’idea di una pallina che
gira.