Il trancio
di Donatello Cirone
Sviscerato il pesce sul
tavolo della pulitura,
gl’occhi persi nel giallo
e le squame squadrate
col lucido striato.
Il mastro ed il trancio
perfetto aperto, la
testa mozza nel
secchio col sangue
e l’acqua salata sulle
mani callose a scollare
scallando il peccato
dell’ultimo colpo:
estraneità innocente.