Numero 4

Notte stellata

di Emanuele Martinuzzi

 

Dopo il tramonto

occhi socchiusi

assorti nelle grevi nubi,

abitano con i riflessi di luna

la pianura confinata dai rivoli

blu profondo e grigio cenere,

cangianti nel firmamento

aspro di beatitudine,

e adagiati sui morbidi tetti

con le ventate in quiete.

 

Traboccano bagliori di stelle

in cerchi nell’oscurità,

gettati e fioriti sulla scia della brezza

dall’anima che non dorme,

estasiata com’è di bellezza

e di quotidiane semplicità.

 

Prima dell’alba

unghie ornate di terra e colore

possono graffiare lo specchio di Venere.

 

D’incanto in terrore,

usci sbarrati e finestre lontane

richiamano le tiepide lucerne delle sere,

il vago calore dei focolari.

 

La gelida solitudine di un cuore,

catturato da ombre infuocate

che non ascoltano la pace dei cipressi.

 

Poesia estratta da “Anonimi frammenti


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