Numero 8

Schegge molli

di Donatello Cirone

 

Frastuono cupo della notte.
Schegge molli di luce sgusciate
nella stanza,
dipinta a cielo stellato.

La città prende fiato,
le violenze non cessano,
aumentano e le urla straziano le carni di chi
si muove solo sulle nuvole.

Il fiato è corto, la città stanca.

Cola il giorno in questa stanza presa in affitto.
Il buio.

 

La notte è scappata e
il giorno è nella stanza ancora da pagare.

 

 


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