L’ultimo brunch degli idealisti
di Alessandro Xenos

Fu l’alba dei nottambuli, la fine del mercato, dei bordelli di frutta e verdura recuperati sul cemento.
C’era chi si beveva il nono caffè della giornata, ingoiato amaro per risparmiare, chi si perdeva irrequieto nei torridi giochi della seduzione, chi invece, solito cafone, discuteva del prezzo della birra a Teheran. Ultima negazione della storia, noi, ci ammassavamo nei bar, contenti almeno di cambiare luogo, di attraversare i bassifondi dei nostri pensieri, di rinnegare..Continue reading
Accalappiacani
di Donatello Cirone

Il grande maremmano bianco vagabondava sempre con gli occhi spenti. Il passo però era fiero ed elegante, era bellissimo il suo pelo color lana, bianco come la neve. Tutte le mattine mettevo in tasca un paio di biscotti ed una fetta di pane. Lo facevo di nascosto: non potevamo permetterci un altro essere da sfamare. Mia madre non si accorse mai di nulla o così credevo. Tutte le mattine lui era lì ad aspettarmi: divorava tutto con una velocità a me sconosciuta, poi con passo protettivo mi scortava fino a scuola. L’entrata nel cortile era ogni mattina emozionante e gloriosa. Tutti si giravano: io ero il condottiero e lui il mio fedele compagno d’avventure. Le bimbe mi guardavano ammirate, seguiva solo me Ermione. Era l’essere vivente più bello e maestoso dell’universo..Continue reading
Il volere
di Alessandro Xenos
Il volere è come l’abitudine alle
battaglie,
è la trincea tra i campi magri..Continue reading
Morbidi approdi
di Donatello Cirone
Ballonzolano seni e capezzoli,
quasi a terra,
come biglie sulla spiaggia..Continue reading
Guerra senza telecamera
di Donatello Cirone
Cercatelo nella fanghiglia,
o fra gli intrecci della fune
dell’impiccato, o forse No..Continue reading