Numero EMBRIONE

Una rivista letteraria nel 2010

di Alessandro Xenos

"Erbavoglio" Acrilico su tela cm80x80 di Giacomo Braccialarghe
“Erbavoglio” Acrilico su tela cm80x80 di Giacomo Braccialarghe

Far nascere una rivista letteraria on line nel 2010 è una follia almeno per due ordini di motivi.

Il primo risiede proprio nella denominazione, poiché essendo il termine strettamente legato ad un periodo storico ben preciso, l’inizio del XX secolo, e vivendo una realtà contemporanea in cui l’utilizzo di blog e personal profile risulta preponderante rispetto a qualsiasi altro mezzo di divulgazione artistica (almeno dal punto di vista quantitativo), il rischio che si corre è di risultare quantomeno antiquati, se non proprio anacronistici

Il secondo motivo, più pratico, va ricercato nella natura stessa del web e soprattutto nell’utilizzo che ne facciamo in quanto utenti. Durante la navigazione si è attratti maggiormente da informazioni lampo, per le quali non sia necessario spendere più di 30/40 secondi..Continue reading 

 


L’inesistente gatto di Elisa

di Donatello Cirone

La città dei gatti di Andrea Butera

La stanza di Elisa era sempre stata accogliente. Quella stanza aveva visto sempre ospiti diversi, uomini che si aggiravano per quella camera disordinata e polverosa. Mai un uomo era stato più di una volta fra quelle pareti, l’unica costante era il respiro di Elisa.
Quel buco bastava a Elisa: una camera, un bagno e una mezza cucina. Un monolocale di 27 m², tre vani. La sua camera l’aveva dipinta di rosso, la cucina di azzurro e il bagno era nero, tutto nero anche il cesso, il lavandino e il piatto doccia. Nella cucina c’era un tavolo giallo con due sedie viola. La gigantografia grandezza naturale di suo padre prendeva tutta la parete alle spalle del tavolo. Il resto delle pareti era nudo, nessun quadro e nessuna mensola. La camera era bella, colorata di rosso: il letto da un piazza e mezza occupava più della metà della stanza. Ogni domenica mattina cambiava le federe e ne metteva  un paio sempre di lino e sempre colorate, la nauseava annusare l’inesistente puzza del sudore lasciato lì dallo sconosciuto di turno ospite per una notte del suo letto, ospite del sabato.
Lavorava dal lunedì al venerdì, turno da dieci ore. Da bambina Elisa voleva indossare il camice e fare la dottoressa. Da grande indossava il camice blu dell’impresa Clear. Impresa di pulizia. Il suo stetoscopio era una scopa mezza rotta, il resto della sua vita era tutta chiusa in una scatola nascosta sotto l’armadio della casa paterna.
La sua settimana era scandita da cinque grandi palazzi. Lunedì in Via Pietro Manzoni, civici 103-176, lì non sopportava due inquilini: uno era l’Ingegner Dino Frascotti, uno squallido porco settantenne, con il viagra sempre in tasca. Una volta le palpò il culo, non poté neppure lamentarsi, il sudicio era un socio della sua ditta, aveva da mantenere una casa, i vizi e il gatto. L’altro inquilino insopportabile era la signora Nara degli Esponsi da Ficchiana, una ricca e libidinosa duchessa sulla cinquantina che si divertiva a passare e ripassare sul pavimento appena lavato, per il sol gusto sadico di vederla sbuffare…Continue reading 


Curriculum vitae

di Alessandro Xenos

Burbankclouds di Elise Reinke
Burbankclouds di Elise Reinke

Nasce a Ferrara il 2 agosto 1977 da famiglia borghese di modesti principi morali. i genitori gli trasmettono soprattutto il loro incommensurabile amore per la vita. non specificando però poi cosa sia veramente la vita. così trascorre l’infanzia in uno stato di pura incoscienza allietato solo dal dolce sollievo di non aver responsabilità verso il resto del mondo. borghesi d’idee e non nel cuore o viceversa i primi pannolini indossati all’età di 1 anno, voglia di cagare repressa nel sonno. e su su cresce nella luce materna. a nove anni s’accorge d’aver cagato per nove anni e sente il bisogno di cambiare.Seguono due anni di abbandono nella stitichezza militante, che però viene presto repressa dalla cucina esotica degli zii a cui non è concesso dire di no.

Ad undici anni scopre di avere un pisello.. Continue reading 

 


L’attesa di una macchia

di Alessandro Xenos 

«C’è una persona che vuole vedere la casa»

disse l’uomo dall’accento del mare.

Io mi volsi…Continue reading 


Scannatoio

di Donatello Cirone

Nella somma che strazia

e che strappa continua

ho trovato il mio futuro..Continue reading 


Una capra sullo spillo

di Donatello Cirone

Vivere dentro, l’esterno.

Vieni in me vento.

Il cielo è vuoto..Continue reading 


Guardando fuori

di Alessandro Xenos

Guardando fuori

dalla mia porta sul retro

ho visto un castello dipinto..Continue reading 


Tre vie per la città

di Donatello Cirone

Il baratro del numero era

lì come una donna nuda

con le gambe aperte..Continue reading 


Sommesso

di Alessandro Xenos

Debole sordo amore

profondo giace di labili sguardi

nell’acque del fiume..Continue reading 


Il trancio

di Donatello Cirone

Sviscerato il pesce sul

tavolo della pulitura,

gl’occhi persi nel giallo..Continue reading 


Ore lungo i viali

di Alessandro Xenos

Un fantasma d’autunno

non fa più notizia

ed il suo grido..Continue reading 


 

 

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