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Numero 65

Per natura un irrequieto vive di cambiamenti: il suo habitat non è la quiete, ma al contrario si nutre di quotidiani sconvolgimenti e cambiamenti di fronte. Per questo motivo la redazione dell’Irrequieto non si tira mai indietro e anzi, quando si tratta di affrontare nuove sfide, va a caccia direttamente nelle tane dei lupi…
Massimiliano Albicini
L’ometto corpulento uscì a precipizio dal locale elegante nel quale si era attardato per pranzo, facendo ballonzolare il doppio mento sotto la faccia rubizza
Violette de Lavallière
Se il corpo è stanco le vene scappano, battono in ritirata. Fuggono, si ritraggono dentro di noi per cercare posti in cui non essere tormentate. Le mie fanno così.
Laura Nicchiarelli
Ieri ho avuto bisogno di farmi un regalo. All’una e dieci sono uscita dall’ufficio e ho deciso di barattare la pausa pranzo per un giro alla Rinascente.
Giampiero Pomelli
Quando l’autobus scivolò via alle loro spalle, attraversarono la strada ed entrarono nel portone di legno lucido dell’enorme palazzo…
Stefano Scanu
Per ogni giro di pala l’orlo della tovaglia faceva un sussulto uguale e contrario. Come una pendola, la ventola sul soffitto fendeva l’aria umida scandendo gli istanti che precedevano l’inizio del servizio.
Giulio Iovine
Ho tra le braccia il mio primo romanzo, come un neonato. Quello, e una borsa a tracolla di cuoio che puzza ancora di capra, un regalo degli amici per l’inizio della carriera.
Le nostre pagine brilleranno nuovamente del potere primordiale delle immagini grazie alle nostre illustratrici Graziella Azzolina, Chiara Romagnoli e Vera Taccani. Tre stili diversi, tre tratti unici e un solo scopo: ridonare all’Irrequieto la forza dirompente dell’immagine.
Nicole Spallina
Come d’abitudine, la Flâneuse si era alzata di buon’ora, aveva fatto colazione con un caffè nero e qualche biscotto, poi si era preparata con cura.
Piergiorgio Andreani
5 luglio, ore 19.38
«Mamma, è successa una cosa.»
Teresa, seduta nella poltrona su cui ormai passava le giornate…
Antonio Panico
L’acqua del mare lambisce i bordi di un vecchio molo di cemento. Apostolos e Spyros sono seduti sul bagnasciuga di sassolini color argilla..
Grazia Palmisano
Daniele Israelachvili
Sono da poco passate le otto quando la porta di casa si apre. Non fa in tempo a riprendere fiato che il figlio si sta già arrampicando sulla sua gamba…
Alessandra Cella
E se
la lettera che ti ho scritto
la bagnasse la pioggia
e la pioggia fosse battente
Stefania Maruelli
Arrivata mi sono seduta all’ombra dell’olmo. Non riuscivo più a stare a casa, Anna Clara piangeva dalle quattro, lei si accorge anche nel sonno quando sono nervosa e piange, piange, piange…
Isabella Ballarini
Arrivata mi sono seduta all’ombra dell’olmo. Non riuscivo più a stare a casa, Anna Clara piangeva dalle quattro, lei si accorge anche nel sonno quando sono nervosa e piange, piange, piange…