Una rivista letteraria nel 2020
di Donatello Cirone
L’Irrequieto è nato a Firenze durante il quarto d’ora accademico della lezione di Statistica, e fino a oggi ci ha guidato in un viaggio lungo e denso: le sue pagine hanno ospitato oltre 300 racconti, 200 poesie, 200 articoli in 20 rubriche, vari podcast e video, più di 150 tra fotografie, disegni e schizzi, 2 numeri speciali [NUMERO 40 “IL POTERE VISTO DALLE DONNE” e NUMERO 50 DEDICATO A SE QUESTO È UN UOMO DI PRIMO LEVI] e una serie di pubblicazioni cartacee. L’Irrequieto, e mi perdonerete le confidenze, è stato per me un amico, un fratello. Sempre in silenzio, mi ha tenuto compagnia per questi dieci anni, mi ha sostenuto nei momenti di sconforto, ha vissuto con me l’amore, la gioia e la desolazione che tante volte mi attanaglia il cuore.

Tra progetti vagheggiati e realizzati e altrettanti spentisi sul nascere, L’Irrequieto è stato al contempo un luogo fisico e un luogo interiore. Il non-luogo dove hanno passeggiato con delicatezza oltre 350 anime parimenti irrequiete; il luogo di incontro che mi ha permesso di conoscerle, queste anime irrequiete in cerca della dimora di una sera o di una vita intera. Qui si sono cimentante nello scrivere, nel dipingere, nel fotografare, nel disegnare, nel recitare, nel proporre le proprie idee – nel sognare.
Nel gennaio 2010 usciva il numero embrione de L’Irrequieto e lo inauguravamo con queste parole: “Far nascere una rivista letteraria online nel 2010 è una follia almeno per due ordini di motivi.”
Dieci anni dopo, quei due ordini di motivi non sono cambiati. Semmai se ne sono aggiunti altri: l’anima irrequieta con la quale avevo dato inizio al progetto percorrerà nuove strade. Continuare questa avventura da solo potrebbe sembrare una follia. E infatti io non sarò solo. Mi scorteranno le voci di altre tra quelle anime erranti che, in balia delle vicende, cercano asilo e vagano verso un luogo dove sentirsi a casa. Sta per iniziare una nuova entusiasmante avventura! I miei compagni di viaggio saranno: Alessandro Fanfarillo, Anna Mascia Verrillo, Arianna Caringi, Beatrice D’Anna, Carlo Maria Negri, Chiara Gioffredo, Chiara Paterna, Elisa Ciofini, Giampaolo Giudice, Lionel Kponyo e Paola Curia.
Insieme leggeremo i vostri racconti, ma mai da “giudici”. A indirizzarci nella lettura saranno le parole del poeta William Butler Yeats: “Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni”.