In altre parole di Eva Luna Mascolino
La gioia (Anton Pavlovič Čechov)
Era scoccata la mezzanotte.
Dmitrij Kuldarov, tutto eccitato e spettinato, si precipitò nell’appartamento della sua famiglia ed entrò di corsa in tutte le stanze. I genitori si erano già coricati. Sua sorella era a letto a leggere l’ultima pagina di un romanzo. I fratelli minori, studenti del ginnasio, dormivano.
– Da dove arrivi? – si stupirono i genitori. – Che ti prende?
– Oh, non chiedetemelo! Non me lo sarei mai aspettato! No, non me lo sarei mai aspettato! È.… è quasi incredibile!
Dmitrij rise e si accasciò su una sedia, incapace di reggersi in piedi per la felicità.
– È incredibile! Non ve lo immaginereste mai! Guardate qua!
La sorella saltò giù dal letto e, gettandosi addosso una coperta, si diresse verso di lui. Gli studenti del ginnasio si svegliarono.
– Che ti prende? Sembri sconvolto!
– È per la gioia, mamma cara! Ora mi conosce tutta la Russia! Tutta quanta! Prima solo voi sapevate dell’esistenza di un registratore di collegio* di nome Dmitrij Kuldarov a questo mondo, mentre ora lo sa tutta la Russia! Mamma cara! Buon Dio!
Dmitrij balzò in piedi, corse per le stanze e tornò a sedere.
– Ma cos’è successo? Parla chiaramente!
– Voi vivete come bestie selvatiche, non leggete i giornali, non prestate attenzione alla pubblicità, mentre sui giornali ci sono tante di quelle cose meravigliose! Se succede qualcosa, tutto viene subito reso noto e non viene tenuto nascosto niente! Buon Dio, quanto sono felice! D’altronde, sui giornali pubblicano solo persone famose, e qui hanno deciso di scrivere di me!
– Che dici? Dove?
Suo padre impallidì. La mamma si rivolse verso l’icona e si fece il segno della croce. Gli studenti del ginnasio saltarono giù dal letto e raggiunsero il fratello maggiore così com’erano, con le sole camicie da notte corte addosso.
– Sissignore! Hanno scritto di me! Ora tutta la Russia mi conosce! Tu, mamma cara, conserva questo numero a futura memoria! Di tanto in tanto lo leggeremo. Guardate qua!
Dmitrij tirò fuori dalla tasca un numero del giornale, lo porse a suo padre e indicò un punto cerchiato con una matita blu.
– Leggete!
Suo padre inforcò gli occhiali.
– Leggete, su!
La mamma si rivolse verso l’icona e si fece il segno della croce. Il papà tossì e cominciò a leggere:
“Il 29 dicembre, alle undici di sera, il registratore di collegio Dmitrij Kuldarov…
– Visto, visto? Avanti!
…il registratore di collegio Dmitrij Kuldarov, lasciando la birreria di via Malaja Bronnaja, nella casa di Kozichin, mentre si trovava in stato di ebbrezza…
– Ero con Semёn Petrovič… Hanno descritto tutto nei minimi particolari! Continua! Avanti! Ascoltate!
…mentre si trovava in stato di ebbrezza, è scivolato ed è caduto sotto il cavallo di un vetturino che si trovava lì, un contadino del villaggio Durykina, nel distretto di Juchnovo, di nome Ivan Drotov. Il cavallo, spaventato, ha scavalcato Kuldarov e ha trascinato su di lui la slitta su cui si trovava il mercante moscovita di seconda gilda Stepan Lukov, precipitandosi poi giù per la strada e venendo trattenuto a stento dai portieri. Kuldarov, rimasto inizialmente privo di sensi, è stato portato alla stazione di polizia ed esaminato da un medico. Il colpo che ha ricevuto alla nuca…
– Parla della stangata, papà caro. Avanti! Leggi!
… che ha ricevuto alla nuca, è stato dichiarato di entità lieve. Sull’incidente è stato redatto un verbale. Al ferito è stata fornita assistenza medica”…
– Mi hanno ordinato di bagnare la testa con dell’acqua fredda. Avete letto, adesso? Eh? Ecco qui! Ormai avrà raggiunto tutta la Russia! Date qua!
Dmitrij afferrò il giornale, lo piegò e se lo mise in tasca.
– Corro a farlo vedere ai Makarov… Bisogna mostrarlo anche agli Ivanitckij, a Natalja Ivanovna, ad Anisim Vasilič… Corro! Addio!
Dmitrij si mise il berretto con la visiera e, tutto trionfante e gioioso, uscì di corsa in strada.
*Registratore di collegio: aveva l’incarico di registrare i conti in un collegio e si trovava all’ultimo grado (il quattordicesimo dall’alto) della gerarchia burocratica di età imperiale.
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Eva Luna Mascolino ha 24 anni e si è specializzata in Traduzione alla Scuola per Traduttori e Interpreti di Trieste nel 2018, concludendo gli studi con il massimo dei voti. Ora è una traduttrice e interprete freelance, che coltiva il sogno di portare (o riportare) in Italia opere letterarie da tutte le lingue che conosce. Ogni mese tradurrà per noi un racconto dall’inglese, dal francese, dallo spagnolo o dal russo, accompagnandoci alla scoperta di culture, periodi storici e generi sempre diversi fra loro.