Confessione
di Claudio BandelliÂ
Non so perché decise di farlo proprio quel giorno, e nonostante siano passati diversi anni, non so ancora se fu un gesto ben fatto.
Eravamo seduti nel soggiorno della nostra casa di campagna e stavamo sorseggiando in silenzio una tisana calda. Alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi verdi fissarmi, accennai un sorriso rilassato e lui iniziò la sua confessione.
Seppure non avessimo passato insieme tutta la vita, ne avevamo passata abbastanza da sentirci sempre vicini. Se penso, per esempio, ai primi anni della scuola, quando la mamma mi accompagnava alla fermata dell’autobus, non mi ricordo sola. Anche se l’ho incontrato molto tempo dopo e anche se lui, di quella fermata, non ne conosce nemmeno l’ubicazione, quando ripenso a quel ricordo me lo immagino lì vicino, che mi tiene la mano e condivide con me quella quotidiana attesa.
Aveva il profumo dei panni appena lavati, la dolcezza dei bambini e la tenerezza dei nonni. Il viso pulito di chi da questo mondo ha avuto tutto quello di cui necessitava…Continue reading
Antica macelleria Marconi
di Luca Giommoni
L’Antica macelleria Marconi è stata fondata nel 1853 da Vittorio Marconi.
La tradizione delle carni pregiate è oggi portata avanti dai nipoti, Ennio e Sergio Marconi.
L’Antica macelleria Marconi apre alle 6 e chiude alle 20, tutti i giorni, festivi inclusi.
Vuoi perché i conti da pagare c’erano sempre e il clima particolarmente ostile non prometteva grandi guadagni, vuoi perché, ogni giorno, con Giolitti, per portare le derrate in paese, doveva attraversare la proprietà del vecchio Scapecchi e inventarsene di tutte per non farsi vedere ed evitare una fucilata, vuoi perché si sentiva in colpa a vedere Giolitti, non più di primo pelo, crollare nella stalla a fine giornata dopo avergli fatto fare tutti quei chilometri per arrivare in paese, vuoi perché vivere con la nonna, di sotto, era uno strazio che neanche un santo sarebbe riuscito a sopportare, mio padre, quando mia madre rincasò, tutta arrossata, in piena notte, iniziando a nominare la parola divorzio, le mollò un ceffone che sperai di non provare mai.
Mia madre cadde per terra, abbandonata a un pianto tenuto in serbo da ancor prima della sberla. Il tonfo sul pavimento fu tale da attirare l’attenzione, sempre vigile, di mia nonna, che non ci mise molto…Continue reading
Ogni oggetto di quel fottutissimo trolley
di Massimiliano Piccolo
Ti avrei baciato per bene, se soltanto lo avessi saputo.
Ti avrei dato uno di quei baci che si danno forte, fortissimo, un po’ per cercare di trasmettere tutta la forza che si vorrebbe imprimere.
Come se quella forza fosse il termometro dell’amore che si prova.
Sarebbe stato un bacio un po’ a stampo e un po’ passionale.
Uno schioccare dal sapore erotico.
Non so spiegarlo.
Sono sempre piĂą confusa.
Purtroppo la maggior parte delle azioni sono piĂą semplici da mettere in pratica che da definire.
Soprattutto in certi momenti.
Soprattutto in questo maledettissimo momento.
Perché sei partito come sempre, per il tuo lavoro.
Quel lavoro che ti portava troppe volte e troppo spesso via, lontano, lontanissimo da me.
Dalla nostra casa.
La casa che abbiamo arredato insieme, giorno dopo giorno…Continue reading
Stanotte
di Antonio Blunda
Stanotte
la strada s’ è fatta d’una lunga veritĂ
di tutte le cose di questa famiglia
che si disperdono sotto i miei occhi
Stanotte che mi riguardo
ed alcune fotografie, padre,
sanno cose di te
e del nostro natale
che nessuno conosce
dall’albero finto
alle luci calde sul freddo dei vetri
ai nostri giochi stupidi
alla magia dei regali
che non giungevano
nascosti all’alba
Stanotte…Continue reading
Neon
di Paolo Pitorri
Hanno osservato contro luce il mio sangue
ho regalato le mie nuditĂ a donne vestite di bianco.
Tra poco devono tagliarmi, togliere i pezzi, ricucire.
Col volto cianotico fisso mia madre soffrendo
voglio rientrare in lei per non dover piĂą vagire.
Un passo indietro per non dover morire.
Ventidue anni alle spalle per non dover nascere – soffrire.
Tornare in lei dove ero l’unico corpo piccolo
In una sacca amniotica: un universo nero…Continue reading
Condanna
di Linda Berardi
parole parlanti,
penso pensiero leggero.
Vivo vizio da vivere
Incoscienza liquida,
sentirsi sentire è faro,
fardello,
bordello,
cervello pensante
pesante condanna…Continue reading
Abbiamo ucciso
di Sonia Barsanti
L’ultimo vagito nella notte,
un sepolcro ancora fresco
che si spalanca.
La fiamma scioglie la terra,
sfigura il bosco
mentre la volpe s’acquatta
fremente.
Tutto il mondo è una brace di spine
e fuochi strozzati che brillano
moribondi…Continue reading