Numero 52 – MAGGIO 2019

Intorno a una definizione soddisfacente di persona sociale

di Antonio Francesco Perozzi

Sabato: giorno di finto riposo.

Chiusi a metà: serrande alternate su Via Garibaldi, insegne alcune spente alcune accese ecc. ecc. Come scegli il criterio per il giusto datore di lavoro? La serranda sceglie per te. Chiusi: sì, non-consegna, è sabato. Aperti: sì, consegna, è sabato.

C’è una legge sagace nel curriculum che porta tra le mani, la vita sparpagliata in esperienze trimestrali che da qualche parte hanno valore, in punteggi esatti (chi li giudica esatti?), in titoli. Lui (tu, io: siamo ciò che gira intorno a una definizione soddisfacente di persona sociale) spacca Roma e cerca il punto giusto: – Posso lasciare un curriculum?

Deposito, provare a imbastire una fiducia sufficiente e arrivare a domani. Pile di vite sparpagliate in esperienze trimestrali riempiono le stanze dei punti giusti: è facile immaginarsele (la polvere) agli angoli dei magazzini delle banche..Continue reading


La soluzione

di Eva Luna Mascolino

Arriva puntualissima, copre la luna piena con la falda del vestito e poi si siede per terra accanto a me. Si lega i capelli in un elastico e guarda un punto indefinito, verso il mare. Non mi saluta nemmeno.
Le dico:

– Sei arrivata puntualissima.
– Ho fatto del mio meglio.

Poi le pongo la domanda di rito, quella da cui non posso sottrarmi.

– Ti senti meglio?
– Un po’. Quanto basta per accettare i tuoi appuntamenti.

Meno male, vorrei aggiungere, e invece taccio. Mi godo la musica del pub qui accanto, praticamente a strapiombo sulla costa. C’è uno sputo di terra fra i suoi tavoli floreali e la salsedine. Un metro quadro in grado di accogliere un paio di corpi, in una dimensione che ha il sapore dell’oceano e dell’humus insieme. Io sono dalla parte dell’humus, lei dell’oceano…Continue reading


Oggetti abbandonati

di Elena Ramella

«Che cosa ci facciamo qui?» chiese il quaderno alla cornice vuota.

«Non ne ho idea» rispose lei in un sussurro.

La mansarda era buia e silenziosa. La luce della luna filtrava attraverso le finestre e cadeva sul pavimento di marmo bianco in pozze luminose. Tutto era immobile, addormentato. Gli oggetti respiravano a malapena, abbandonati al loro eterno essere nulla, al loro eterno essere dimenticati. Sulle mensole degli scaffali arrugginiti, sui tavoli, sulle sedie pieghevoli, accumulati, ovunque, senza una logica o un ordine, riposavano nella loro malinconia. Avevano smesso di chiedersi come fossero finiti lì, perché la risposta avrebbe fatto troppo male; semplicemente, non erano più utili a nessuno. Avevano smesso di contare i giorni che passavano, i mesi, gli anni, e si erano rassegnati, abbandonando ogni speranza di poter, un giorno, essere riportati alla luce. Avrebbero per sempre costituito il sottofondo della vita, presenti, da qualche parte nella memoria degli uomini e nelle loro vite.

La polvere ricopriva ogni cosa… Continue reading


Il pettirosso

di Enrica Gatti

“Pettirosso” di Enrica Gatti

Nato in un nido costruito d’inverno

non ho visto il freddo perchè un’ala calda mi copriva gli occhi

cresciuto nell’inverno

non ho sentito il buio perché una luce dentro mi teneva sempre acceso

 

Sono diventato grande quando ho visto e sentito l’inverno

l’ho combattuto e l’ho accettato…Continue reading

 

 

 

 


In quel giorno tranquillo

di Paolo Pitorri

 

In quel giorno tranquillo

la terra cattiva e carnivora

mise un cappio al mio collo.

Ancora oggi quel giorno mi tira

come un cane – verso l’oscurità,

verso la nascita.

Quel buio l’ho toccato

uscendone senza respiro

masticando la terra…Continue reading


Sgrano un rosario

di Federica Sanguigni

Sgrano un rosario

di istanti opalescenti

che alla mia memoria

dolcemente si abbrancano.

Nel pulviscolo

di quegli attimi condivisi

scorgo l’essenza dell’amore

che si inchina

davanti a due anime elette

e che del tempo…Continue reading

 


È un’alba tutta mia quella che viene

di Alberto Parisi

È un’alba tutta mia quella che viene

nuovo il giorno che aspettavo

un manto

di petali ricopre i sentieri

la luce si rifrange dagli uni

agli altri. tutto è come

avrebbe dovuto essere

anche…Continue reading



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