Numero 47 – Ottobre 2018

Mi muovevo, quella sera, e c’era vento

di Gregorio Volpi

 

“Dettagli verso sera” di SaverioPhoto

Mi muovevo, quella sera, e c’era vento,

e, timida, nei vicoli e nei bar

ti fermavi, poesia, e da lontano mi vedevi,

sanguinante in gola per un verso mancato.

Ormai, per me, taceva ogni rumore, e dai bicchieri,

pieni, effondevano colorate luci,

ove io ti leggevo, mia poesia,

sulla tua piccola sedia; e non la toccavi,

aleggiavi. E con le montagne e le piante

germogliate, e con tutto ciò che piace a me,

m’aprivi gli occhi; e, con questi, il cuore.

Ti alzavi: io questa pesca, che così morbida

è, come appare, a carezzare m’accingevo.

E m’avvicinavo e ormai sentivo

lo sfogliare delle carte su cui eri scritta,

mia poesia.



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