Fen(l)ice
di Enrica Gatti

La coperta di polvere
sotto la quale fui giaciuta, assopita
divenne leggera, poi velata
sciolti i nodi
ad ogni laccio
avevo ritrovato
il mio solo abbraccio
soffiata via
con lo sbiadire della memoria
dei suoi intrecci
luci di ricordi
acque di sapori misti lacrime e odori
risveglio, raggomitolata
assorta
assunta, risorta
ancora una volta
Vergine di vita