Un Flaneur a Washington DC
di Ferruccio Mazzanti

Come un botanico del marciapiede
Dalla parte sbagliata della strada,
La parte dei sobborghi e dei mendicanti neri
Che mostrano bicchieri di plastica
Con monete in forma di jingle,
(Non so che parlar con voi
Anche se non vi capisco),
Osservo,
Tra nuvole di fumo denso emerse
Dalle viscere dell’asfalto
Che rendono le luci
Macchie colorate e indistinte
Delle milioni di automobili
Indifferenti,
Un vecchietto caduto a terra
Accanto a me,
La sua testa sanguinante nella solitudine;
Poi arriva la pioggia,
Gli hamburger,
Le acri e dolci salse,
La polizia come maiali
In parata tra le buffonerie del serio
Affaccendarsi,
Missili di cartapesta pronti a decollare
Mille volte al giorno
Per mille terre sorridenti,
Merce esposta ovunque,
Spillette e tazze
Felpe universitarie e adolescenti in cravatta,
Cellulari e cuffiette
E vacanze e sicurezza
E vestiti e caffè
E metafisiche pillole di ossigenazione,
Mentre l’aria condizionata
Rapprende
Il cuore di un babbuino urlante,
La mia faccia trasfigurata
Sui grattacieli cosmici in acciaio e vetro:
Uno e due e tre,
Se salto io
Salti pure te.