Verso le nuvole blu
A Lucia e alla sua anima libera che sorride nel vento

Ciottoli, siamo ciottoli in corrente,
sbattuti, scheggiati dalle lacrime.
Straziati dalla discesa.
Ciottoli dal cuore di burro, lesionati dal dolore,
irrimediabilmente compromessi.
Dove sono, adesso, le tue mani che accarezzavano il mondo?
Dove sei?
Ci siamo persi, tutti, nel blu dei tuoi occhi,
nel blu del tuo cielo,
per correre insieme sulle nuvole libere.
Siamo in corrente, sbattuti.
Straziati.
In apnea.
In cerca di te.
Ciottoli, siamo ciottoli,
smussati dallo scorrere della vita,
che deve correre,
che non si può fermare nelle stazioni del dolore.
Corre il tempo come questo treno rumoroso,
e urla la mia anima uno strazio conosciuto.
Dov’è il tuo silenzio?
La cenere delle mie parole?
Tra le carrozze ho incontrato il tuo viso.
Io SONO e siamo tutti desolati,
in un mare di atomi, nell’abbraccio del nulla.
Vuoti come la Firenze annegata del ’66,
vuoti come il nostro sorriso e non posso fare a meno che piangere,
disperatamente,
e scriverti il nulla in queste righe sospese nel ricordo, cristallino,
del tuo viso innamorato della vita.
Ritorneremo, un giorno, all’acqua cheta,
dentro i tuoi occhi che vedevano altro e
scusaci se non sappiamo sorridere come facevi tu,
e scusaci se non sappiamo ascoltare nel latrare di un cane l’assolo di un sax.
Donatello Cirone: È nato in Lucania nel 1986, vive e lavora a Firenze. Nel 2010 ha fondato la Rivista Letteraria L’Irrequieto, che da allora gestisce quotidianamente con dedizione. Condirettore di Radio Senza Frontiere.
Ha co-fondato Light Magazine, primo magazine in Italia a non usare l’universale maschile negli articoli che pubblica ed è nato per proporre spunti di riflessione fuori dal comune su temi culturali di attualità.
Per fortuna è insonne. Cerca di sorridere. Fa troppe domande. Quando non cede alla tentazione di perdersi tra i decimali del Pi Greco lavora.