Numero 35

Di madri e tigri (o di madri tigre)

di Giada Tommei

 

“Vita” di Andrea Bondini

Non è possibile, porca miseria!

Che cosa?

La vedi questa mano? Leggermente ossuta, con le dita un po’ torte dal troppo schioccarle? Ecco, a momenti mentre guido mi sembra di vedere la sua. Ma non è sua eh! È la mia, di mano.

Forse è solo una tua impressione.

Forse, ma l’altro giorno quando alle poste mi sono arrabbiata con quel signore che mi era passato avanti, mi sono gelata. Mi sembrava di essere lei e io piccola accanto che la guardavo, vergognandomi un po’ per la sua impudenza.

Secondo me sei solo stanca.

E quando cucino, poi! Nel caos della mia totale inettitudine, mentre pulisco il fornello a volte mi sembra di trasmigrare nel suo corpo.

Beh , allora non ti dico quando cammini. Vista da dietro sei proprio….

Shhhh, zitto!

 Va bene, non ti arrabbiare anche con me però!

Il fatto è che è una stronzata, capisci?  Nonostante tutte le battaglie, alla fine crescendo ti ritrovi ad averla comunque dentro. Voluta o non voluta, ma ce l’hai : in alcune abitudini, alcuni gesti, in un modo improvviso di ridere o in un comico inciampare. Magari fai di tutto per allontanarla dalla tua vita e poi finisce che lei ti vive dentro. Stronza ed essenziale come solo lei sa essere.

Lo sai meglio di me che avere solide radici non significa essere una radice.

Lo so. In effetti bisogna solo accettare che anche se l’albero sviluppa ogni volta qualche ramo diverso, la sua base nasce comunque da un determinato seme. Le radici pungono: i semi sono diversi.

E tu lo senti, questo seme?

Lo sento la sera, quando metto la borsa dell’acqua calda sotto il piumone. Qualsiasi cosa io faccia, quando metto l’acqua sul fuoco penso sempre a quel seme. Anche se solo per un momento.

Un seme può essere tutto, sai? È bellissimo perché magari in un momento è un seme della discordia e poco dopo diventa un seme di amore. È bellissimo avere un seme da mettere sotto le coperte insieme all’acqua calda, è un bel regalo che ti fai ogni sera.

I regali sono un premio e io non so se me lo merito.

Questa è la cosa più triste e stupida che abbia mai sentito.

Si, è vero. Io comunque non sono ancora così forte, ecco.

Forse hai paura delle tigri.

La tigre è cattiva, sfido chiunque a non temerla.

La tigre attacca solo i deboli.

Questa frase l’ho letta in un libro.

Questa frase l’ho letta nei tuoi occhi

E il treno sopraggiunse.

 


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