Numero 34

Quante cose occorre dimenticare

di Giuseppe Semeraro

 

“Foreshorten” di Camille Gandon

Quante cose occorre dimenticare

tra gli orrori e gli sfratti

scivolando verso le sbarre del tempo

quante cose vanno abolendosi

dentro la beata polvere

o tra i souvenir della psiche

e quanti colpi di grazia

dentro questa collina ubriaca.

Quante cose preferiscono non essere

piuttosto che varcare indenni una bella serata

mentre noi inventiamo l’eccesso

la sua piaga e il suo sermone stolto.

Quante cose preferiscono restare

semplicemente prima della conoscenza

nell’ombra perfetta del destino

e quante parole stanno sepolte

nella bocca del cardellino

citando la vita in un canto

fuori dall’assalto dell’ottimismo

quante facce ci tocca dimenticare

nell’acqua di narciso

e quanti presagi evitiamo di ascoltare

pur di fuggire il lusso di un sole proibito.


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