Numero 34

Addio gotico

di Ferruccio Mazzanti

 

 

“Che non abbia vincoli” di Ilaria Cerutti

Mi sono sentito proprio esattamente

come un bambino

mentre prende ogni cosa

dalla parte non detta

e stavamo nella tua macchina

guidando

verso casa,

sembra tutto maledettamente lontano

e la primavera cadeva dove

la nebbia mattutina

si perde

sulle strade vuote

dove non ci siamo incontrati

e questi parcheggi

ci benedicono:

la tua luce che vaga

e noi che non ci rendiamo conto.


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