Addio gotico
di Ferruccio Mazzanti

Mi sono sentito proprio esattamente
come un bambino
mentre prende ogni cosa
dalla parte non detta
e stavamo nella tua macchina
guidando
verso casa,
sembra tutto maledettamente lontano
e la primavera cadeva dove
la nebbia mattutina
si perde
sulle strade vuote
dove non ci siamo incontrati
e questi parcheggi
ci benedicono:
la tua luce che vaga
e noi che non ci rendiamo conto.