Numero 33

PACE

di Ferdinando Morabito

 

Low Tide di Bartolomeo Pampaloni

Perché parlare? Posso pensare…purché prima…praticamente…pausa.
Proviamo.
Parlare provoca pericolosi precedenti. Perdi poesia, posizioni, prestigio.
Pensare può portare promettenti premi, previsioni pacate, preziose personalissime perle pregiate, programmi puliti: pensieri puri.
Premessa: pensiamo, però poi parliamo. Prima però, pensiamo.
Profondi problemi pendono pericolosamente.
Pistole puntate possono privare persone premurose, padri perfetti, piccole pesti, pensionati.
Possono portare perdizione.
Pensare, poi parlare. Persino Platone prima pensava. Pure Proust pensa, poi parla. Può preservare popoli. Purtroppo parlare provoca pericoli.
Parole prorompenti possono portare paura. Parole patetiche provocano pressioni pericolose.
Popoli provati perdono presto pazienza. Poi…
Parlare per provocare. Peccato. Parole preziose perse.
Parlare per punzecchiare persone provate, per provocare processi perversi, per promuovere problemi perenni. Perché?
Parlare precipitosamente…perché? Possiamo prima pensarci?
Pensieri prolungati, piacere puro.
Parole pregnanti…pallone, preti, poesie pallose, parafrasi problematiche, problematiche pubbliche, polizia, patetici proclami populistici, peccati, passioni peccaminose, puerili pettegolezzi, piagnistei, pareri pretenziosi …palle piene!
Preferiamo parole piacevoli, piatti prelibati, pietanze pregiate, passioni pure, piccoli paradisi personali.
Pensiamo. Perché pensando possiamo parlare perfettamente.
Pensiero, padre prezioso per parole pragmatiche, profonde, pregevoli.
Potere, pessimo principio pacifico. Porta pericoli perenni. Picchia, pretende, priva, punisce. Poveri periscono…porca puttana, possiamo prendere posizione?
Pensiamo, perché pensare può portare PACE.

Anelare animosamente altre azioni.
Arrischiare atti audaci. Amare appassionatamente animi avvezzi all’autenticità.
Animi anarchici attentano all’avarizia aziendale. Abbiamo aspettato abbastanza, aggrappati ad alibi autodistruttivi. Adesso agiremo, annientando arbitrari abusi, asportando anime avvelenate.
Avanti, andiamo.
Abolire, aderire, accusare, armi adeguate, adeguatamente atomiche, astruse alchimie, attentati, anime asettiche, allinearsi…abbiamo accettato abbastanza. Aiuto!
Abilità agnostica, anarchia.
Abbiamo avuto aria avvelenata, abbondantemente. Apnea…
Alba.
Attori attempati abbaiano ancora adesso…Alleggerire.
Altri attori abiteranno. Altre attrazioni arriveranno. Ammicchiamo amichevolmente.
Aria. Autentica. Aspirare.
Artisti abbattono agilmente arrampicatori anonimi.
Alunni, ascoltate attentamente. Alfabetizzatevi. Adesso.
All’appuntamento arriviamo agili, apprezzando aiuti antichi, ancestrali amori, amplessi animali, armoniosi arpeggi. Animi autentici.
Altri arriveranno, arrischiando azioni ardite, aderendo ad associazioni affini…adesso abbiamo avviato atti autentici: accorreranno altri.
Allora avevamo alibi. Arrabbiati, aderivamo ad attività assassine. Accoccolati ascoltavamo autentici attentati all’amore, all’amicizia, all’anima. Angoscia.
Adesso attiviamoci. Ammazziamo angosce, altezzosi avvertimenti. Arricchiamoci ancora, ascoltiamoci. Apportiamo aiuto.
Acqua all’Africa? Assente. Alibi: Abitiamo altre aree.
Asia. Assassini autorizzati. Alibi: Altre abitudini.
Ancora? Aspettiamo ancora?
America attacca Afghanistan. Ammazzare affiliati Alquaida: autorizzati. Allah assassinato, ammazzare adepti. Ancora. Ancora. Alibi: Azioni antiattentati.
Agire. Andare, aspettare, ascoltare, aiutare. Abbiamo ancora alibi, abbattiamoli.
Aspirare ad altro. Amare. Adesso. Avremo ancora animi autentici.
Altre albe aspettano…

Certe cose colpiscono.
Chiese che crocifiggono costantemente Cristo condannano critiche costruttive.
Città caotiche creano consumi, centri commerciali cullano consumatori ciechi.
Chiunque chiede consigli, cercando conforto contro certezze che crollano.
Caos.
Commercio: chi ci crede ci casca, consuma.
Clausole celate confondono chi compra, creazioni cervellotiche crivellano cervelli candidi.
Certezze commerciali corrono come cellule cancerogene creando confuse civiltà consumistiche. Cediamo.
Commenti caustici corrodono culture contrastanti, civiltà contrapposte.
Comunanze create cinicamente chiedono certezze con celeri compravendite.
Catacombe cerebrali contagiano con cerchi concentrici, capi carismatici catechizzano clienti curiosi, ceduti come campi coltivabili.
Confondere chi chiede chiarezza, castigare chi critica, colpevolizzare coloro che cautamente cercano concretezza, chiedendo certezze.
Carenze cerebrali.
Crucchi che cavalcando croci celtiche calpestavano civili circoncisi, col coraggio che caratterizza certi codardi, continuano col conquistare coloro che coltivano collera.
Censire, controllare, catturare credenze controculturali che circolano come campanelli chiarificatori.
Cinquantamila che comprano con conti correnti che comprendono cinquanta cifre, contro cinquecentomila cristi che chiedendo cibo, crepando come cani.
Consumi copiosi che cinicamente creano carestie
Chiavi che chiudono cervelli, cuori, coscienze: comodo, capire ci costa.
Cementare credenze che causano cadaveri, controllando con cordiali cimici ciò che ci circonda.
Comprare, contrattare, chiedere credito: concederci coscienziosamente che ciò che conta comporta costi. Creare coscienze consumistiche.
Ci culliamo, crogiolandoci come cannibali, credendoci caritatevoli cantando canzoni clericali.
Cristo chiedeva chiese canterine? Cristo chiedeva che ci cercassimo con calore, che ci coccolassimo come candide creature, che cibassimo collettivamente.Carità come contratti commerciali? Credo che ci confondiamo…
Che ci costa calmarci, capire, comprendere con coscienza cosa combiniamo? Caspita, così ci consideriamo civili?

Eterna esibizione.
Elezioni entusiasmanti emettono espliciti editti: estirpare espressioni estemporanee, evirare energie estranee
Esempio: ecatombe ellenica, eliminato Ettore, eroe epico.
Ere elettroniche esprimono etica eterosessuale, entusiasmano elmetti ed esplosioni, esibiscono etnocentrismo esasperato.
Eclissando esperienze eterogenee, evitare eventuali esistenze eque.
Encicliche entusiastiche esaltano eclissi encefalici ed emarginano eterodossie eretiche.
Eterne empietà.
Esperienze evidenziano epocali ecchimosi epidermiche.
Efficaci effetti escludono esigenze educative.
Epurare etnie erranti, escludere eguaglianze epocali.
Esterofilia evanescente esclude evoluzioni empiriche, esaltando egemonie euroamericane.
Extraterrestri evitano esplorazioni extraplanetarie, escludono escursioni, esclamando : “Ecco esseri eccentrici ed egocentrici”.
Epiteti etichettano esponenti esterni.
Eunuchi esistenziali elencano elementi erronei: ebrei, erba, Erasmo…epurare.
Esacerbare esempi educativi, esagerando escrescenze evidenti.
Estromettere elementi estranei ed euforici.
Estrosi esempi eccitano, esercitando elettroshock estatici.
Esegesi entusiastiche esplicano errori evoluzionistici, equiparando etnie estranee ed escrementi. Esclusive enunciazioni elegiache escludono effusioni erroneamente espresse.
Emozionare emanando energie ex-novo, eludendo enti esplicitamente etici.
Emblematiche empatie estirpano ere egemoni, esclamando eguaglianze esistenziali.
È essenziale esprimersi, esporsi, esibendo entusiasmo, educazione ed energia.
Ergo…esistere eliminando etiche ed espressioni egemonizzanti, esaltando esigenze elevate.
Equiparare esistenze eterogenee ed etnie estranee, estromettendo enfatizzazioni emarginanti.
Equazioni elementari. Eseguiamole.

 


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