Monologo dell’amore e del parcheggio
di Giuseppe Semeraro

“Piccolo Sud #21” di Emiliano Cribari1
Ti dico la verità ora
mentre smetto di piangere
mentre cerco un parcheggio
mentre m’incazzo
che sembro un cane
che voglio dirti le mie ragioni
e m’aggrappo a qualcosa
ai nervi tesi del cuore
alle parole che si arrabbiano in bocca
e tradiscono il metodo e la faccia.
Prendi maggio adesso
che sarebbe bello andare a parlare in riva al mare
e invece siamo qui a cercare un parcheggio
e c’è ancora maggio dietro al finestrino
mentre ancora cerco parcheggio
mentre cerco di spiegarmi
che squilla anche il telefono
e rispondo con le lacrime sulle guance
chiedo di richiamare più tardi
per non perdere il filo
per non perdere il parcheggio
per riuscire finalmente a spiegarti
che mi guardi come da un altro mondo
che non voglio dimenticare niente
voglio dirti tutto ora
quello che ha colmato la vita
mentre ancora squilla il telefono
e quasi mi arrendo
mi parcheggio in doppia fila
lascio squillare il telefono
metto le quattro frecce
e impasto tutto
parcheggio, parole, telefono, doppia fila
i clacson che mi suonano dietro
e mi viene da ridere
sì mi viene da ridere che non ci credo
che non credo più a niente
che volevo solo parlarti con urgenza
che volevo sto cazzo di parcheggio
che poi le parole arrivano presto
mentre per il parcheggio bisogna essere predestinati
che tu non dici niente
che mentre stai per aprire bocca
bussa al finestrino il vigile
e mi vede urlare come una maestra impazzita
che quasi si spaventa e si sente in colpa
e gentilmente mi invita a spostarmi
e gli dico che da un’ora cerco parcheggio
e da anni cerco le parole
che non so più cos’è che volevo dire
che anche per mandare affanculo ci vuole l’ispirazione
come con l’amore, che soffro di panico
di disturbi al parlato, che le parole mi sbattono sul cuore
che mi suda il linguaggio, che potrei scoppiare
deflagrare dentro questo amore senza parcheggio
che mi sento un cretino della disperazione
che in questo mondo c’è solo bisogno di amore e parcheggi
amore e parcheggi, amore e parcheggi, amore e parcheggi.
Mi calmo, guardo il vigile dal finestrino, è più sudato di me
mi giro dall’altra parte, ti cerco e sei sparita per sempre
amore e parcheggio.
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¹ “Piccolo Sud” non è una storia, ma un archivio di ricordi fotografati in ritardo. Un omaggio alla genialità, prima ancora che alla bellezza, dell’Italia meridionale: un viaggio fra ciò che è rimasto del Sud e ciò che andato e che sta andando perso.