quale equilibrio
di Giuseppe Semeraro

in equilibrio sotto qualcosa
togliendo qualcosa al passo
un lampo per non cadere
un punto nel cervello
una fessura da tenere a vista,
per sperare sul rasoio,
che stare in equilibrio è possibile
credibile almeno un equilibrio
sotterraneo, clandestino,
l’equilibrio del corpo umano
sulla sopravvivenza che gira oggi
ci ricorda il suo ghigno
la mortificazione del soldo
il debito della tristezza
e ci aiuta l’infanzia di ogni giorno
quando viene a tirarci la giacca
a portarci via da qui
da questi pensieri che a pezzi
salgono su se stessi
creando l’equilibrio più disperato
quello che ti fa confondere
tra tempo e il suo desiderio.
In equilibrio su niente a volte
su questo sapore di notte
di fine riscaldata
in equilibrio su tutto
per essere felici anche
per la bellezza
per la punta della vita
sul precipizio di uno sguardo
senza paura di guardare giù
perché lì l’altro cielo
è quello che infila le nostre vertebre
e ci fa linea di un orizzonte solo
quello che fa l’immaginazione dentro l’occhio
il punto dove perdere l’equilibrio.