Numero 21

i melograni

rubrica di Luca Saracino

 

Tina

Marta mi chiese se per il nostro appuntamento poteva estendere l’invito a un’amica. Risposi che per me non era un problema dato che fra noi non c’era niente di romantico e sperai che l’amica fosse bella. Ci incontrammo davanti alle casse automatiche dei grandi magazzini, l’amica si chiamava Tina, aveva un occhio pesto ed era biondo cenere. Seduti a un tavolo del fast food Marta e Tina parlarono a lungo di una vacanza che avevano fatto insieme quasi dieci anni prima, accennarono a un certo Thomas che ora faceva il fioraio in India e di quanto fosse stata meschina la professoressa di fisica del liceo. Io restai in silenzio per tutto il tempo ad ascoltare e bevvi un caffè infinito da un bicchiere di carta rossa. Fuori dal vetro screziato di polvere le auto sembravano procedere al ralenti, passarono due adolescenti coi capelli ricoperti di brillantina e una donna con in braccio una bambina dagli occhiali verdi. Più tardi in piedi nel parcheggio deserto, nel cielo caprifoglio il sole a sparire dietro un capannone, mi accorsi che Tina portava un apparecchio acustico e per un istante, non so perché, ebbi il desiderio di toccarlo. Accennai perfino un gesto di cui credo lei non si accorse e l’unica cosa che disse stingendomi la mano,prima di andarsene con un sorriso educato, fu che era contenta perché quella era stata davvero una bella giornata di primavera.

 

Il ragno

La Bianchina miagola fino a che mio padre non va ad aprire la porta a vetri che dà sul cortile che sta sotto il bosco nero. Ogni sera i gatti portano a casa qualche serpente mi dice mentre abbassa la maniglia. Questa volta è morto ma bisogna stare attenti sai, a volte ci dimentichiamo la porta aperta e allora li portano anche in camera da letto oppure davanti al bagno. Per loro è come farci dei regali e ci capita di trovare un serpente a sgusciarci  tra i piedi la mattina appena alzati. Chi lo sa poi che non portino anche dei serpenti velenosi, non si può mica sapere. Ho trovato serpenti ovunque: dietro le porte, dietro al frigo, sotto al divano, sopra il cuscino e anche nel barattolo dei biscotti. A volte di notte sento dei fruscii e allorami alzo per controllare con la torcia ma di rado si riesce a beccarli di notte, sono furbi i serpenti, entrano in tutti i buchi. Solo col fuoco potresti essere sicuro di averli eliminati tutti, dando fuoco alla casa intendo. Ci tocca viver così, alla giornata, dormendo con un occhio solo e stando attenti a tutte queste serpi che girano per casa. I suoi occhi si illuminano e aggiunge: ti ho mostrato il ragno? Vieni, vieni dice e mi conduce in bagno dove indica una tarantola lunga mezzo metro acquattata al centro della vasca. Visto? L’altra mattina quando mi sono svegliato se ne stava immobile sul soffitto proprio sopra al letto e potrei giurare che mi stava fissando. Chissà come avrà fatto a entrare in casa, non credo sai che i gatti in questo caso c’entrino niente.


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