In volo
di Donatello Cirone

Nelle sue pupille
crollato dentro
pesante
come una falena di pietra
gettata
in una pozzanghera di agosto.
Urlano le labbra, e le mani sudate
con il desiderio di diventare una sola acqua,
poi fiume e mare.
Entrarle
nell’anima,
come una rondine nel nido.
Delicatamente.
Lentamente.
Sopravvivere alla noia del tempo,
del dopo,
del forse,
del mai.
Fragili come un filo d’erba sotto uno zoccolo armato.