Numero 19

i melograni

rubrica di Luca Saracino

 

12665633_10207661489829581_1618069890_nCome d’autunno

Accoltellava le rane del fosso, è sempre stato un ragazzo strano, in paese lo sapevano tutti, nonostante suo padre, il postino, intendiamoci fosse una persona perbene. Ultimo stralcio di conversazione colta scendendo dall’autobus. Dentro al negozio di alimentari le luci sono spente e fa caldo, il ragazzo con gli stivali da cowboy seduto sulla sedia di vimini accanto alla titolare le stringe una mano e ripete: si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Lui era stato in guerra, lo sai? Dice rivolgendosi all’anziana signora che nel mentre si volta e mi sorride. Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Finisce qui, hai capito? Non prosegue oltre. Poi guardandomi aggiunge: vero? Era un poeta ma ha fatto la guerra. Io annuisco e indico un pezzetto di pane alle spalle della vecchia. Uscendo, ancora una volta come un colpo di vento, mi travolge la sua voce: si sta come d’autunno e mi fa rabbrividire. In verità non è autunno, siamo a inizio maggio e mentre cammino colgo un altro pezzo di conversazione, questa volta telefonica: Io ti aspetto ogni sera ma tu sei cattivo, non vieni mai sussurra da una panchina la donna butterata vestita a fiori. Allora mi torna in mente un sogno: abbiamo perso per colpa dell’arbitro dice sorridendo la mia ex numero cinque.

Famiglia eterna

Oggi mentre attraversavo il parco dei cani mi hanno fermato due giovani biondi  e belli che indossavano la camicia bianca e i pantaloni neri. Sorridendo mi hanno chiesto se credessi nella famiglia eterna e io ho risposto di no. Loro mi hanno detto che è sbagliato perché la famiglia eterna è una cosa molto importante e che dio la vuole. Mi hanno stretto la mano e mi hanno consegnato un biglietto con l’indirizzo dell’Accademia dei mormoni, cioè la loro, e mi hanno invitato ad andare ai seminari che tengono nel fine settimana che sono a entrata libera e se voglio posso portarci la famiglia. Li ho salutati con la mano e ho proseguito verso casa. Prima però mi sono fermato al negozio di giocattoli e ho comprato un serpentello di plastica. Se mai decidessi di andare dai mormoni non voglio certo andarci da solo.


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