Numero 18 – FEBBRAIO 2016

La caffetteria

di Donatello Cirone

myself (pastello ad olio) di Martina Figliomeni
Myself di Martina Figliomeni, pastello a olio

Strati di polvere ammantavano tutti i mobili e il tavolo e le sedie, il letto, la credenza, gli armadi, la cucina, la cintura che pochi anni prima aveva segnato la schiena e le cosce di Ginevra. Tutto era coperto dalla polvere e dal tempo, dalla noia. Il silenzio, prima desiderato, adesso era un grande martello che batteva come il pendolo di un cucù rotto sul cranio vuoto di Mario che dondolava in mezzo alla stanza. Le serrande abbassate rimandavano i raggi al mittente, fuori la vita scorreva con la stessa monotonia di qualche anno prima, quando con lui in stanza respirava anche Ginevra.

La luce spenta lasciava quel pezzo di mondo al silenzio e lo restituiva alle tenebre.

Al numero 4 di via Gravidi Mariti, Chiara si accarezzava il ventre tondeggiante. Da ormai quasi tre mesi non riusciva più a vedersi il pube e i suoi peli, poteva solo accarezzarli, passarci la mano, sentirli morbidi. Ogni tanto si guardava allo specchio.. Continue reading

 

 

 

 


i melograni

rubrica di Luca Saracino

Melograni Numero 18
Schizzi di melograno di Elisa Saracino

Il dolore più grande

Il dolore più grande è guardarsi allo specchio. Qui nessuno si vuole bene dicevi per destarmi dalle aspettative. Poco distante c’era il museo delle armature medievali e il negozio di ceramiche decorate a mano in cui mia madre comprò le bomboniere per la prima comunione. All’epoca lavorava alla fabbrica di coloranti e la sera aveva sempre la tosse e le dita arcobaleno.

Ciliegie

Afferro avido le ciliegie arrampicato su di un ramo, scimpanzé in maniche di camicia e gli occhi infranti..Continue reading

 

 

 


Feuilleton Il passaggio in macchina – parte settima

di Alessandro Xenos

Episodi precedenti

MA I RE #8 di Giuseppe Pireddu
MA | RE #8 di Roberto Pireddu

Aprendo lo sportello della macchina Nicolas fece cadere le chiavi sotto il sedile, nel rialzarsi batté la testa contro il volante e infine urtò il cambio con il gomito. A Claire sfuggì un sorriso malizioso.

– Nervoso?

Nicolas non rispose, stava seguendo con lo sguardo i movimenti dei poliziotti, voleva accertartarsi che non tornassero indietro a distrurbarlo ulteriormente..Continue reading

 

 

 


Un mucchio di cazzate

di Luigi Balice

elisa maschera gas
Love is in the air di Elisa Saracino

Scivola tutto dalle mani sotto una pioggia incessante di malsana abitudine. Roboanti processioni di gesti buoni svelano il torpore maciullato dei nostri sguardi innocui. La sobria sfacciataggine del sogno ricorrente si alterna al ripetitivo malumore falciato dai sorrisi ingenui.

Gli occhi aperti la notte sondano l’inconsistenza di terrazze costruite apposta per osservare fuochi d’artificio senza compagnia, lassù la cappa grigia di inutilità è un mantello troppo pesante per renderci immuni alle anche ghiacciate, snodate controversie senza punto d’appoggio.

Dilaga dappertutto la fame..Continue reading

 

 

 


L’arte della fuga

di Mara Abbafati

Santa Monica #1 di Elise Reinke
Santa Monica #1 di Elise Reinke

Nella stanza del clavicembalo lo spazio che restava era poco e i parenti vestiti di nero se ne  stavano appoggiati alle pareti. Zio Osvaldo teneva la pipa spenta stretta tra le labbra e  digrignava i denti, mentre sua moglie Elvira mangiava le polpette al sugo che si era portata in  un contenitore di plastica e si sbrodolava sulla gonna tesa dalle cosce strizzate nelle calze  contenitive color carne. Io me ne stavo nella stanza del solfeggio e guardavo le loro ombre  attraverso il vetro smerigliato della porta.
Nella vetrinetta, accanto al tavolo ovale di noce, c’erano i gatti di porcellana che mostravano le  code, e la collezione di campanellini d’argento. Dalla finestra il sibilo del vento sembrava il suono..Continue reading

 

 

 

 


I rubinetti aperti

di Giuseppe Semeraro

Presenze altalenanti di Martina Brizzi
Presenze altalenanti di Martina Brizzi (50×1,40 – acrilico su tela)

i rubinetti aperti
i denti spezzati
l’acqua bella del sorriso
l’acqua importante che va via
la felicità di perdere qualcosa
mentre la vita salta nel buio,
qualcuno che mi crede matto
mentre giro le spalle ridendo
felicità accattona
da terza classe povera
perdo qualcosa, perdo tutto
perdo acqua da tutte le parti
il rubinetto resta aperto..Continue reading

 

 

 

 

 


Qualcosa è cambiato nelle coppie miste

di Alessandro Ghebreigziabiher

Elección di Caroline Lassée
Elección di Caroline Lassée

Qualcosa è cambiato nel 1967, è proprio il caso di dirlo.
In quell’anno un matrimonio cosiddetto misto rappresenta per la prima volta il tema  centrale in un film di successo. Sto parlando ovviamente di Indovina chi viene a cena? Il  film, per chi non se lo ricorda, era interpretato da Spencer Tracy e Katharine Hepburn nel  ruolo dei genitori bianchi e da Sidney Poitier in quello dell’inaspettato genero nero.
La trama è semplice: Johanna, una giovane ragazza bianca americana, si innamora  del dottor Prentice (alias Sidney Poitier), un nero conosciuto durante una vacanza alle Hawaii. I due pianificano di sposarsi e lei vuole tornare in Svizzera con lui. Il film è incentrato sul ritorno di Johanna a casa, a San Francisco, insieme al nuovo fidanzato che  la ragazza porta con sé a cena..Continue reading

 

 

 


Belle inconnue

di Willy Mbonji

io non ho risposte da dare #3 di Luca cini
io non ho risposte da dare #3 di Luca Cini

 

Malgré la distance qui nous sépare
Plus je pense à vous
Plus des frissons de moi s’emparent
Oui, je l’avoue!
Le regard perdu vers l’océan
Je crois apercevoir votre silhouette
Elle semble surgir du néant
M’invitant à voltiger au milieu des mouettes
S’il-vous-plaît, dites-moi que..Continue reading

 

 

 


La bestia è viziata

di Federica Gullotta

Ecstasy #6 di Luca Cini
Ecstasy #6 di Luca Cini

Come animale sento –
e come sento odoro –
e odoro quello che penso –
come animale
un tempo, mi adoravano
tutte le mani e tutti i respiri
di freccia in furia
tra gli alberi sonori

Come animale spacco –
e come spacco celo –
e celo quello che penso –
un tempo, orgogliosa..Continue reading

 

 


 

 

 

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