La nonna
di Cristina Nesti

Una sera dormivo dalla mia nonna in un lettino aggiunto apposta per me in camera sua.
Dalle persiane non proprio chiuse filtrava parecchia luce e la vedevo distesa nel suo lettone con la testiera di bordoni intarsiati di madreperla e la bottiglia e il bicchiere di vetro celeste scanalato sul comodino, come usava allora.
Nessuna delle due aveva sonno e ad un certo punto le chiesi: “Nonnina, qual è stato il periodo più felice della tua vita?”
E lei senza un attimo d’esitazione:
“Questo Ninina (lei chiamava così i nipoti) da quando sono rimasta vedova”.