Numero 17

Frasi subordinate di secondo grado

di Luigi Balice

 

Privacy di Elisa Saracino
Privacy di Elisa Saracino

Gli strascichi remoti di presente si intrecciano continuamente con il tempo che ci scorre sotto i polpastrelli, ora in questo esatto momento. Non ci chiedono forme in cui ingabbiare significati. Siamo noi a comporre esclamazioni, frasi subordinate di secondo grado ed avverbi irritanti come vicini che fanno lavori in casa di domenica mattina. Siamo noi a voler inscatolare gli attimi e portarli con noi al prossimo trasloco.

Ma questi quattro fogli non sono nient’altro che maldestri raccoglitori di mancanze. C’è chi li attaccherà vicino la fermata dell’autobus, chi li leggerà solo al ritorno, chi bacerà colui che li ha scritti senza capirne una mazza. Perché?

Perché sono state concepite mentre giocavamo a nascondino con la morte, quando prendevamo fiato sulle lenzuola fradice di sudore, ma scritte subito dopo un arrivederci … un ci vediamo domani ed una doccia prima di dormire. Messaggi minatori per amanti ricattabili da qualsiasi lontananza, solo perché assuefatti da carne viva e sudore, solo perché viziati dall’amore.


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