solo silenzio, niente più
di Luigi Balice

Ce ne sono a centinaia di cieli
La notte ci indicherà i sotterranei obbligati che nasconderanno le stelle
Cerco vie di fuga per non trovarmi a tu per tu con aspettative non mie.
Non voglio abbracciarti, non voglio vederti
vaffanculo a tutti i gesti banali che mettono il punto e a capo,
creano reazioni a catena, escalation da telenovelas sudamericane
Lo zuccherino dopo aver domato l’asino, questo fanno gli abbracci dopo il distacco
Non sempre, questa mattina almeno
Rituali per non credenti, rifanno il gesto per richiamare quello che però è destinato a cambiare forma.
il mio silenzio è il tuo pianto, ma tu non devi saperlo
le parole sono buone solo ad indicare la data di scadenza
il silenzio non vuol dir nulla,
scava rifugi lassù, dove i neonati in fasce corrono a nascondere la cenere
e i grandi si mettono a raddrizzare chiodi per passare il tempo,
non ci pensano mica che potrebbero usarli per attaccare le stelle al cielo.
Ma basterebbe evitare di scrivere un diario personale solo per annotare i chili persi giorno per giorno,
Fare solo in modo che si sia forti abbastanza per non abbandonarsi ad un semplice due.