Discrete cover di iphone
di Luigi Balice

L’acre convivenza tra discrezione e menzogna ha il sapore della vigliaccheria. E lacera col tempo il nostro legame più intimo con la verità.
Il nuovo regime è fare il regalo di compleanno al proprio capo, assaporare la libertà solo a fine mese. Impiegati per appartenenza, scambiano diritti per parti senza ruolo..Continue reading
Le dita di una sola mano
di Donatello Cirone

Lo sportello A era aperto da poco più di dieci minuti e già la fila superava il miglio, l’ultimo, nel suo bagno, si lavava i denti. Il vetro opaco nascondeva le rughe sempre più marcate che emergevano, dal fondo della vecchiaia, sul viso di Marika. Rita allo sportello I fischiettava come se si trovasse in riva al mare, a camminare su una battigia solitaria, gli occhi assenti, le mani che cercavano scartoffie sulla scrivania disordinata e sporca. Una serie di cartelli, attaccati come quadri in un museo, proibivano, ammonivano, minacciavano, divieti di toccare quello o quell’altro, di fermarsi prima di una ipotetica linea blu, di non mettersi le mani nel naso, di non toccarsi il pacco, di bere solo acqua gassata. Era proibito portare con se tappi di bottiglia, lattine, fumogeni, lanciarazzi e fucili di precisione..Continue reading
Le cose che si possono fare
di Luca Saracino

Al mondo e presso la vita di una persona ci sono le cose che si possono fare e quelle che invece non si possono fare. Adesso che inizio ad avere una certa età mi appare evidente che per tante cose è ormai troppo tardi.
Senza dubbio mi è consentito di svolgere uno svariato numero di attività come ad esempio comprare le sigarette e fumarle in strada o seduto in cucina mentre le crocchette al topinambur sono nella padella. Mi è permesso andare al cinema a vedere film con o senza lieto fine e se voglio posso acquistare conigli di cioccolata da mangiare a letto con le luci spente e le serrande abbassate. Poi posso correre, addestrare cani..Continue reading
Ottavo piano
di Luca Saracino
La collezione di cactus di Maria aveva invaso i ripiani della cucina, uno schieramento di piccole piante grasse che si spandeva in direzione dei barattoli delle spezie. Dalla mia finestra in lontananza si può vedere la cupola del Brunelleschi ma dalla sua terrazza si aveva l’impressione di poterla quasi toccare. La prima volta che fui invitato a salire mi mise in guardia dicendo che abitava all’ottavo piano. Salendo sorrisi quando capii che aveva contato anche i pianerottoli a metà rampa..Continue reading
Deserto
Serena Migliorini
Dormiamo insieme
toccandoci appena.
In petto mi si è formata..Continue reading