i melograni
rubrica di Luca Saracino
La signora del primo piano
Dato che non l’hanno più vista in casa da settimane i mobili della signora del primo piano devono aver deciso di scendere in strada ad aspettarla. Se ne stanno accatastati proprio accanto al portone condominiale in attesa che l’anziana padrona riappaia. Rincasando ho sussurrato che tanto non tornerà ma loro hanno fatto finta di non sentire.
Avviso di giacenza
Formicolio notturno, l’avviso di giacenza rimasto da settimane in cucina accanto al vaso coi denti di leone raccolti per celebrare Calendimaggio. Alla parete color zafferano, legato con lo spago, un rametto di ulivo pende dal cristo in avorio crocifisso. Una mosca sbatte a intermittenza contro il vetro della finestra e ogni volta si interrompe solo per un attimo il suo ronzio. Tengo in mano un pezzo di carta ritrovato dentro la manica del pigiama e su cui un giorno ho annotato gli orari di visita del cimitero degli inglesi. Da tempo lo vorrei visitare ma poco distante dal suo ingresso ho visto bambini correre scalzi dentro e fuori una roulotte con le ruote di cemento. Inseguivano un cane bianco chiamato Lupo, gli urlavano dietro e lo colpivano sulla schiena col manico di una scopa ridendo come cavallette. Fuori si addensano nuvole insolite e io guardo in tv un documentario sulla respirazione delle foglie. Più tardi se avrò le forze scenderò in strada per dare il pane secco alle cornacchie.