Numero 1

Le mie mani aggrappate

di Alessandro Xenos

 

Vene aggrappate alla penna

puntellano il foglio

mentre brandelli di foto

strappati s’arenano a terra

 

Fermo soffiato dal vento

il caffè s’uccide e si cela

in questa brezza schiarita

 

Un punto sull’altro

senza più senso né forma

 

per il tremore di libertà

che adesso mi ruba i vestiti

e che domani m’avrà

 

come sempre m’avuto

ai suoi piedi

 

Fuggirò l’amore

il giorno in cui un dio

vestirà il mio ventre

d’animale da tiro

 

perché convulso a terra

mi sveglio

quando il gelo da fuori

a suo piacere mi prende

 

Irrequieta è la notte

sul mare d’inverno

che ci vede affollati

tutti nudi a danzare.


freccia sinistrafreccia

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