Numero 4

Πνεῦμα

di Emanuele Martinuzzi

 

Dimmi l’enigma,

folle piuma

a digiuno

nelle boccate d’aria,

in arpeggio di orazioni,

custode dell’acropoli

ovattata

dalla brina.

 

Sei l’elemosina del sole

affogata nella coppa

in trambusto d’amnesia,

quando non sono ancora

sorso crepuscolare.

In picchiata

nel palato ceruleo

il sosia del cielo

farnetica

verbosamente,

echeggiando nella cupola

dove rintocca

una lingua di nube.

 

Poesia estratta da “Dopo il diradarsi, la nube


 

freccia sinistrafreccia

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