Numero 1

Le diroccate case dei poeti nomadi

di Donatello Cirone

 

Le stanze dei poeti sono

anguste e strette con

il pavimento ruvido e

bianco scricchiolante

con le assi di legno tarlato.

Sui soffitti delle stanze dei

poeti corrono liberi leoni

rincorsi da gazzella affamate,

cicale mute e coccodrilli

sorridenti, si arrampicano

sulle grosse ginestre scoiattoli

innamorati e leopardi con in

groppa bisonti ladri.

Nei laghi dolci squali dalle

pinne nere e carpe senza spine

sguazzano tenendosi per

le branchie chiuse.

Nelle stanze dei poeti s’aggira

l’allegria con indosso un vestito

nudo ed un maschera di cartone.

Nelle stanze dei poeti i sogni

si riducono e le puzze si colorano

ed i fiori crescono fra i capelli.

Nelle stanze dei poeti il mare

riempie a metà una bottiglia

finita di vino.


freccia sinistrafreccia