Cristo era una Donna
di Donatello Cirone

Ho visto donne zampettare
su petti pelosi e molli,
ne ho viste alcune arrampicarsi
sulle gambe di uomini seduti
su divani scomodi.
Sono canterine e spose bianche.
Schiave. Carne rossa. Buchi.
E volete dirmi adesso che non avete
visto mai cantare una donna?
Donne uccise?
Squartate, smembrate come fanno i
cani randagi, rognosi morenti e
affamati con un pezzo di carne
buttato per sbaglio.
Sopra le nostre teste camminano
donne che colano sangue dopo
che qualcuno ha battuto loro la testa
mille volte per mille volte sullo
spigolo di gradini sia a scendere
che a salire.
E quelle che amano?
Oh si quelle che amano.
Beh si amano
e fanno finta di essere nude.
Spose prima di nascere,
il resto morte prima d’esser spose.
Vestite a lutto, alcune madri altre
ancora puttane che pisciano dietro
un bidone che puzza.
Quelle che ridono?
Mostrano i denti se sono dritti
e bianchi, altrimenti mettono la mano
davanti la bocca e accennano un
sorriso teso, plastico.
Ci sono quelle che imbottiscono
il reggiseno e quelle che mettono
la gonna lunga, quelle che corrono
senza sapere dove porta la via,
e quelle che entrano in un letto
per restarci felici e vecchie.
Donne pregne di vita.
Donne con le croci fra i seni
e donne con la croce sopra le spalle.
Altre inchiodate.
Crocifisse.
Cristo era una Donna con i capelli
ricci, il viso nero, gl’occhi azzurri
la pelle bianca e il mare sotto i piedi.